Comunità

Pixelando, ma raccontando: la privacy e i progetti scolastici

Ecco l’ultima avventura burocratico-social-mediatica in cui mi sono trovato invischiato: la pubblicazione di una foto del progetto scolastico di educazione musicale 2024/25, finanziato dal Comune di Vellezzo Bellini, con i volti dei bambini pixelati – come faccio sempre, per scrupolo e rispetto della normativa.

A quanto pare, però, anche questa attenzione non è stata sufficiente per evitare osservazioni sulla privacy. Ora, siccome non mi occupo di violazioni di regolamenti nel tempo libero e siccome il mio intento non è certo quello di ledere la privacy di alcuno, ho deciso di rimuovere il post da Facebook. Se qualcuno si fosse sentito leso nei propri diritti, mi scuso. Anche se, strano a dirsi, a me direttamente nessuno ha detto nulla – né ora né ogni volta precedente che ho pubblicato foto (pixelate) – e ha evidentemente preferito comunicarlo ad altri – perché ovviamente è più efficace così.

Pixeliamo tutto!

Tuttavia, siccome il mio intento è rendere visibili ai cittadini (paganti) i progetti finanziati dal Comune di Vellezzo Bellini e siccome ho il sospetto che tutta questa faccenda sia più che altro un sintomo della lunghissima campagna elettorale, ho deciso di ripubblicare la foto. Ma stavolta… pixelando tutto!

Non solo i volti, no. Tutto. Che sia chiaro: da oggi potremmo comunicare con immagini completamente censurate, trasformando la documentazione della vita amministrativa in una versione artistica di un film di spionaggio.

Se l’intento di queste osservazioni fosse quello di farmi smettere di raccontare le cose belle che l’Amministrazione fa, beh, sappiate che succederà esattamente il contrario. Pixelando ogni cosa, ma pubblicando ancora di più.

Privacy e buonsenso

Ora, la normativa sulla privacy ha una sua ratio ben chiara: evitare che i minori siano esposti a rischi, come il cyberbullismo o l’uso illecito delle immagini. Direi che siamo abbastanza lontani da questi scenari catastrofici; abbiamo anche posizionato la panchina gialla contro il bullismo e il cyberbullismo nel cortile della scuola e abbiamo affrontato il tema proprio con gli insegnanti e i ragazzi più grandi della scuola primaria.

Uomini e caporali

Detto questo, chiudo con una frase che calza perfettamente alla situazione:

“L’umanità io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.” (Totò, Siamo uomini o caporali, 1955)

Alla prossima puntata, dunque. Pixelando, ma raccontando!

 

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