
Ricordare per costruire il futuro: cippo in memoria delle persone che il Covid ci ha portato via
Il 19 marzo 2025, in una giornata carica di significato e di memoria, la nostra comunità di Vellezzo Bellini si è riunita per inaugurare e benedire il cippo commemorativo dedicato alle vittime dell’epidemia di Coronavirus. L’Amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio a quanti, tra i nostri concittadini, ci hanno lasciato nel corso di quel difficile periodo, ponendo questo monumento nella via S. Giovanni Paolo II, di fianco all’oratorio di Giovenzano, accanto all’ulivo piantato dalla Parrocchia alcuni anni fa, simbolo di speranza e rinascita.
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Un’occasione per riflettere su ciò che abbiamo vissuto
Questo importante momento è stato celebrato in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus, istituita con la legge 35/2021, che si tiene il 18 marzo di ogni anno. Tale ricorrenza rappresenta un’occasione fondamentale per riflettere su ciò che abbiamo vissuto e per rendere onore a chi non è più con noi.
La cerimonia ha avuto luogo il giorno successivo alla ricorrenza, dopo la celebrazione della Santa Messa officiata dal nostro Parroco don Gabriele, che desidero ringraziare di cuore per la sua disponibilità e il suo sostegno. Alla S. Messa hanno partecipato anche alcuni familiari delle vittime, rendendo il momento intenso e toccante. La loro presenza è stata un ricordo tangibile di chi non è più con noi e un segno della forza e del legame della nostra comunità.
La targa posta sul cippo ci ricorda le persone che non sono sopravvissute alla pandemia, spesso anziani e fragili, ma a volte anche relativamente giovani, che ci hanno lasciato troppo presto.

Custodire, costruire, ringraziare
A cinque anni dall’inizio della pandemia, è inevitabile che il passare del tempo ci spinga a voltare pagina e ad andare avanti, ed è giusto così. Tuttavia, dobbiamo sempre ricordare le difficoltà che abbiamo vissuto, perché ciò che è accaduto rappresenta una lezione preziosa, da custodire e da cui imparare. La memoria è ciò che dà valore alla nostra esperienza e contribuisce a costruire un futuro migliore. In questo senso, non possiamo dimenticare il coraggio e l’impegno di coloro che, in quel tempo di grande incertezza, hanno lavorato senza sosta per il bene della collettività: medici, infermieri e operatori sanitari, che sono stati in prima linea, ma anche, accanto a loro, alla straordinaria rete di persone che, nel pubblico e nel privato, hanno garantito che il Paese non si fermasse. Anche nel nostro Comune non sono mancate persone che hanno dedicato il proprio tempo e le proprie energie per aiutare gli altri; a loro va la mia più profonda gratitudine. Grazie per aver incarnato i valori di solidarietà e comunità in un momento così critico.
Esprimo inoltre la mia vicinanza alle famiglie che hanno sofferto la perdita di una persona cara. Non siete soli: la nostra comunità resta unita nel ricordo e nella condivisione del dolore.

Il ruolo della scienza
Infine, non possiamo non riconoscere il ruolo cruciale della scienza in questa battaglia. I progressi scientifici e medici ci hanno permesso di superare i momenti più difficili della pandemia e di guardare al futuro con rinnovata fiducia. La scienza rappresenta una guida e un patrimonio da sostenere e valorizzare.
Concludo con l’augurio che questo cippo commemorativo diventi non solo un simbolo di ricordo, ma anche un luogo di riflessione e di speranza per tutti noi.
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